La ristrutturazione
della villa La Sauvageonne è stata
guidata dal Genius Loci di un territorio vitivinicolo
eccezionale, tra tradizione del Languedoc e lessico contemporaneo.
Le atmosfere
ridefinite reagiscono alla materia del paesaggio circostante attraverso la
luce, la colorimetria, le finiture. Gli interventi degli artisti chiamati a
partecipare al progetto, unitamente ai mobili appositamente
disegnati, rendono unico ogni
spazio della casa. Les Crafties (Sète, Francia) hanno immaginato
un affresco a volta che ripercorre la mitologia della cantina vinicola Chateau La Sauvageonne, i designer NM3
(Milano, Italia) hanno collaborato al disegno dei mobili in marmo rosso di
Saint-Pons-de-Thomières, la ceramista Juliette Pierroux (Sète, Francia) ha elaborato con
le terre della tenuta, dei piatti decorati messi in scena nella cucina, cuore
della villa che ricontestualizza
gli elementi tipici del focolare languedocien.
Grazie al lavoro
degli architetti Delphine Roque (Roque
Architectes), Antonio Buonsante (buonsante) e del decoratore
Hugo Rossi, nonché all’impegno del gruppo Gerard Bertrand, sono state rispettate le intenzioni iniziali:
valorizzare le qualità esistenti di un territorio ricco e variegato,
composto da paesaggi notevoli, eccellenze artigiane e sensibilità artistiche uniche. Il tutto realizzato senza nostalgia, ma con una visione decisamente rivolta al
futuro. La Sauvageonne incarna così il passato e il presente sotto il cielo di domani.
Saint-Jean-de-la-Blaquière, 34700 (FR)
La Sauvageonne
Crediti